
FERRATE “SIGNORA DELLE ACQUE e RIO SALLAGONI-Prealpi Gardesane
ATTENZIONE!!!!
PER MOTIVI DI SICUREZZA, DOVUTI ALLE PIOGGE DI QUESTI GIORNI,
LA FERRATA DELLA MEMORIA DEL VAJONT
E’ STATA SOSTITUITA CON LE FERRATE ” SIGNORA DELLE ACQUE” e DEL RIO SALLAGONI
Accesso stradale
Dopo aver organizzato le auto ci dirigiamo verso Trento percorrendo la SS47 della Valsugana, raggiunto Trento prendiamo lo
svincolo per Sarche SS12 E SS54Bis. arrivati a Sarche ci dirigiamo verso Dx per Ponte Arche SS237, poi ci dirigiamo verso
Fiavè- Ballino per SS421. Luogo di partenza della ferrata “Signora delle acque”.
Terminata la ferrata riprendiamo le auto e ci dirigiamo verso Riva del Garda per poi dirigersi a Dro. Da qui prenderemo la SP84
verso Drena, punto di partenza della ferrata Rio Sallagoni.
E’ PREVISTA SOSTA COLAZIONE PRESSO “AL PESCATORE VAL GOCCIA”
Descrizione itinerario
Relazione Via Ferrata” Signora delle acque”
La Ferrata Signora delle Acque si svolge vicino al paese di Ballino con la meta di raggiungere un tratto panoramico della
stupenda Cascata del Rio Ruzza. La Ferrata Signora delle Acque al Rio Ruzza è stata completata nel 2019 ed è composta da
una prima sezione facile e una seconda sezione più impegnativa dove è necessario procedere cercando di arrampicare alcuni
tratti essendo il cavo piuttosto distante. E’ un ottimo itinerario per famiglie e neofiti nel primo tratto mentre per il secondo serve
esperienza e capacità di arrampicare in un ambiente reso talvolta un po’ insidioso dall’umidità della vicina cascata. Offre anche
la possibilità di attraversare due ponti sospesi ottimamente attrezzati.
LOCALITA’ DI PARTENZA: Il punto di partenza dell’itinerario è Ballino nei pressi del comune di Fiavè in provincia di Trento
nelle valli Giudicarie. Giunti a Ballino dal Lago di Garda dovremo girare a sinistra nella piccola piazza del paese e tenere la
sinistra prendendo via Ballino. Poco dopo noteremo un parcheggio. Lasciamo la macchina lì.
AVVICINAMENTO: Dal parcheggio ci incamminiamo sulla strada asfaltata che procede verso ovest sud-ovest. Siamo di fatto
sul CAI 420 in direzione delle cascate del Rio Ruzza. Quando la strada asfaltata termina giungeremo in breve a un bivio dove
noi rimaniamo sul sentiero CAI 420 girando a destra verso nord. Proseguiamo fino a raggiungere il Rio Ruzza dove le
indicazioni ci portano al cartello rosso di inizio della Via Ferrata Signora delle Acque alla Cascata del Rio Ruzza (30′ dal
parcheggio).
FERRATA: La ferrata ci mostra subito un aspetto che la caratterizza: l’abbondante (forse eccessiva) presenza di cambre
metalliche per la salita. Infatti la prima parete verticale è assistita in modo fin troppo abbondante da nuovissime attrezzature
metalliche. Dopo questa prima parete facciamo un traverso a sinistra in cui camminiamo su due funi metalliche con pedane per
i piedi. Terminato il traverso il cavo riparte verticale per alcuni metri. In breve giungiamo a un ponte sospeso attrezzato
ottimamente con due funi per i piedi con pedane e due funi per le mani. Il ponte ci permette di attraversare un tratto del torrente
tra due tratti dell’imponente cascata. Seguiamo l’attrezzatura e andiamo sotto un anfiteatro roccioso sotto cui scende la cascata
principale. Qui termina la prima parte dell’itinerario di salita attrezzato della Ferrata Ballino alle Cascate Rio Ruzza (15′
dall’attacco).
Inizia ora la seconda più impegnativa e verticale sezione della via. Questa sezione procede verticale prima dell’attraversamento
del ponte sul torrente. Il cavo talvolta molto a destra obbligando ad andare a cercare gli appigli della roccia (sempre presenti)
per progredire. Alcuni passaggi sono in strapiombo e nel complesso risulta molto esposta. Dopo una paretina verticale
attrezzata prima con cambre poi con una scala a pioli, si raggiunge un secondo ponte tibetano con la singolarità di compiere un
angolo retto sopra il salto d’acqua della cascata. Questo passaggio è adrenalinico. Si salgono alcune roccette e una nuova
parete con passaggi diagonali e poi verticali raggiungendo un nuovo ponte sospeso. Si sale una nuova parete verticale povera
di appigli artificiali dove sarà conveniente arrampicare prima di raggiungere gli ultimi metri su fondo terroso, dove la ferrata
termina (45′ dall’inizio – 1h 15′ totali).
DISCESA Si segue verso destra il sentiero che conduce alla base della cascata e quindi a ritroso per il sentiero di
avvicinamento fino al parcheggio a Ballino (30′ dal termine della ferrata – 1h 45′ totali).
RELAZIONE FERRATA RIO SALLAGONI al castello di Drena
Il punto di partenza dell’itinerario è posizionato nella strada che collega Dro a Drena in provincia di Trento. Venendo da Riva
del Garda, prima dell’abitato di Dro ci sono indicazioni a destra per salire a Drena. Si sale per pochi minuti e dopo un tornante
noteremo sulla sinistra un ampio parcheggio e poco dopo a destra un campo da tamburello. Parcheggiamo nell’ampio
parcheggio. La nostra escursione partirà da li.
Dal parcheggio andiamo in discesa verso il tornante percorso in salita con l’auto. Sul versante sinistro della strada noteremo
una palina con segni del CAI ci indica in maniera inequivocabile la discesa verso la forra del Rio Sallagoni dove ha subito inizio
la Ferrata di Castel Drena (10′ dal parcheggio).
Ferrata:
La ferrata inizia sul lato sinistro della gola. Saliamo con la fune un paio di metri per poi iniziare un breve traverso verso destra
con staffe per i piedi prima di salire alcuni metri in diagonale e poi in verticale. Questo tratto è abbastanza esposto e molto bello
con il fiume che ci scorre sotto i nostri piedi. Proseguiamo nel traverso incontrando un tratto più impegnativo perché
leggermente a strapiombo con il che ci obbligherà a fare una leggera trazione sul cavo per mantenere l’equilibrio. Passato
questo breve tratto – probabilmente il più impegnativo della via – passiamo sotto un sasso incastrato e incontriamo una via di
fuga che sale verticale. Se vogliamo proseguire nella forra continuiamo il traverso verso destra. La forra ora si stringe e noi
proseguiamo nel lungo traverso non difficile e solo in alcuni tratti un poco impegnativo. Nei pressi di un grosso masso
incastrato con la gola particolarmente stretta passiamo sul lato destro e proseguiamo il traverso con un solo passaggio più
impegnativo a causa di una sporgenza rocciosa. In breve terminano le attrezzature e siamo all’interno di un paesaggio
stupendo con cascate davanti a noi e un anfiteatro roccioso sopra le nostre teste.
Inizia ora la seconda parte della ferrata. Ci incamminiamo sul sentiero di sinistra e in breve raggiungiamo il primo ponte
sospeso a tre corde. Il ponte è lungo una quindicina di metri ed è abbastanza stabile. Proseguiamo sul lato destro del torrente
lungo un sentiero attrezzato e alcuni facili balzi rocciosi. In breve passiamo sul versante sinistro del ponte per un tratto di salita
in verticale verso destra. E’ l’unico tratto verticale della via e alcuni singoli passaggi richiedono un poco di impegno per essere
passati ma tutto su un livello di difficoltà basso. In breve giungiamo al secondo ponte sospeso, più corto del precedente ma
meno stabile. Siamo al termine della Ferrata di Castel Drena (40′ dall’attacco – 50′ totali). Ora dobbiamo attraversare un
ponticello di legno e tornare sul lato destro del torrente e poi in salita su sentiero fino a uscire nei pressi del castello (10′ dal
termine della ferrata – 1h totali).
- Difficoltà: EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura
- Dislivello: 350 mt
- Tempi di percorrenza: 7 ore
- Pranzo - Cena: Pranzo al sacco
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Trasporto:
Mezzi propri
- Abbigliamento: Adeguato alla stagione
- Atrezzatura: 1 Cambio, Anti pioggia/vento o kway, Casco, Scarpe da Trekking, Scarponi, Imbrago basso, Set da ferrata omologato , Guanti da ferrata
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Iscrizioni:
entro mercoledì 23 aprile in Sede CAI