RIFUGIO BIGNAMI GHIACCIAIO FELLARIA “Val Malenco”
Lasciate le auto al parcheggio ci avviamo per strada sterrata verso l’imponente diga; dopo aver raggiunto il coronamento della diga del Lago di Gera (m. 2128),
senza attraversarla, prendiamo subito la strada alla destra del lago che prosegue diritta quasi in piano.
Lungo il cammino troveremo i segnavia gialli a triangolo dell’Alta Via della Valmalenco (segnavia n°301/305).
Dopo aver superato un tunnel, in leggera salita arriviamo ad un bivio dove noi teniamo la destra per salire con moderata pendenza all’Alpe Val Poschiavina (m. 2330),
dove troviamo un prato e due baite.
Una scritta bianca indica l’Alpe Gembrè verso sinistra. Seguendo i soliti segnavia, attraversiamo il prato.
Ora una ripida discesa con dei piccoli tornanti ci fa abbassare verso il lago (- m. 78),
arrivati in piano passiamo poi sotto un enorme masso sporgente che ricopre il sentiero e si sporge sul lago.
Dopo un breve tratto in salita e uno in piano, superiamo un ruscelletto che attraversa il cammino passando sotto alcune pietre.
Saliamo abbastanza ripidamente e poi attraversiamo in piano una valletta.
Alla nostra destra rumoreggia una cascatella e due rivoli d’acqua attraversano il sentiero.
Procediamo in piano fino a passare tra due croci, una di legno e l’altra di ferro, che precedono le baite dell’alpe Gembrè (m. 2224).
Proseguiamo in discesa verso la parte terminale del vallone della Val Lanterna, dove diverse cascate scendono dal ghiacciaio e formano dei torrenti che si gettano nel lago.
Il primo di questi corsi d’acqua lo superiamo camminando su dei massi che affiorano ma, se l’acqua è tanta, possiamo evitare il guado risalendo un poco verso destra dove è sistemata una passerella di legno.
Continuiamo in leggera discesa e superiamo altri due torrenti con altrettante passerelle.
Percorriamo ora un tratto quasi in piano, guadiamo un altro rivolo d’acqua e superiamo i due successivi con altre passerelle di legno.
Praticamente siamo ancora all’altezza della diga e quindi, nonostante i saliscendi, dobbiamo ancora superare tutto il dislivello.
Torniamo a salire tra i massi, con poca pendenza, e raggiungiamo il torrente principale, originato da una bella cascata che vediamo più sopra a destra. Lo superiamo con un ponticello, simile alle precedenti passerelle, ma più lungo e con delle funi protettive ai lati.
Ora saliamo tra l’erba e raggiungiamo un grosso masso isolato poi ci abbassiamo un poco per superare un altro corso d’acqua con l’ultima passerella.
Oltrepassati due rivoli, iniziamo a salire ripidamente.
Solo nell’ultimo tratto la pendenza si affievolisce e, superato un altro ruscello, arriviamo al rifugio (m. 2385) circa ore 2.30 dalla partenza.
2° giorno
Partenza dal rifugio ore 8, usciti dal rifugio prendiamo quasi subito il Sentiro tematico glaciologico Luigi Marson che circa in 300 mt di dislivello ci porterà ai piedi del ghiacciaio Alpe di Fellaria. Lungo il sentiero vedremo la particolare morfologia delle rocce dette montonate, rocce lavorate dal lento scivolamento del ghiacciaio verso valle; dopo aver ammirato il paesaggio ritorneremo verso il rifugio Bignami dove faremo una pausa per poi ritornare al punto di partenza del giorno prima percorrendo il sentiero che porta direttamente alla diga dove abbiamo parcheggiato le nostre auto.
- Difficoltà: E = Escursionistico
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Dislivello 1° giorno:
+550 mt
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Dislivello 2° giorno:
+350 mt - 650 mt
- Tempi di percorrenza: Vedi dettaglio giornaliero
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Tempi di percorrenza:
1° giorno 2 ore circa
2° giorno 5 ore circa - Pranzo - Cena: Pranzo al sacco, Cena In rifugio, Pernottamento in rifugio
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Info Rifugio:
Costo rifugio 59 € mezza pensione
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Trasporto:
Mezzi propri
- Abbigliamento: Da Media Montagna/Adeguato alla stagione
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Note::
Entro mercoledì 10 Maggio con caparra di 20€