Scuola Alpinismo
La Scuola di Alpinismo e Scialpinismo opera da 28 anni in seno alla Sezione del CAI di Camposampiero organizzando corsi di alpinismo, roccia, ghiaccio, scialpinismo e, più in generale, fornendo il proprio contributo a tutte le iniziative che intendano promuovere un corretto approccio alla montagna. È composta da un organico di circa 15 elementi tra cui istruttori nazionali, regionali ed aiuto-istruttori, formati secondo i criteri della Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e tenuti a frequentare i corsi di aggiornamento sull’evoluzione delle tecniche e dei materiali.
LA SCUOLA
La storia alpinistica della nostra Sezione è recente, perché quando nel 1967 nacque il C.A.I. di Camposampiero, nessuno dei soci fondatori sentiva molto l’esigenza di salire le montagne per versanti difficili e addirittura, superando ostacoli su roccia e ghiaccio. Ciò, è un fatto più che normale, poiché non esisteva alcun confronto con gli alpinisti locali, mentre i mezzi economici ed il tempo a disposizione, erano quelli che erano. Occorreva, inoltre, fare un passo alla volta, e quindi, prima di arrampicare, bisognava fare esperienza, acquisire conoscenze ed avere dei punti di riferimento.
Qualche sporadico tentativo di cimentarsi nell’arrampicata viene compiuto da Romano Bertan, Nando Beccegato e Renato Pesce. Ma solo nel 1976, quando Maurizio Dal Farra consegue il patentino di istruttore, allora Triveneto, comincia a formarsi un gruppetto di persone che inizia ad arrampicare con una certa costanza. Oltre a Renato, promettente alpinista dell’avanguardia, troviamo negli annali delle relazioni, i nomi di Silvano Santi, Italo Soligo, Nereo Targhetta, Lucio Zorzi, Fausto Maragno.
L’idea di realizzare dei corsi elementari di formazione alpinistica, si concretizza, sotto la spinta di Maurizio, nel 1978, quando il gruppo si ravviva di nuovi personaggi del calibro di Alessio Tonin e Gianni Artoni. Le vie ripetute in quegli anni non sono ovviamente difficili ma tuttavia, una salita come ad esempio l’Esposito alla Pala del Rifugio, che oggi è una classicissima, allora, contava poche ripetizioni. ‘
Nel 1979, Maurizio, l’alpinista di punta del gruppo, per impegni di lavoro, abbandona l’attività Sezionale; Alessio, che per motivazioni ed idee nuove ha una carica maggiore rispetto al resto degli amici, comincia a spingere verso un innalzamento delle difficoltà tecniche, stimolando il gruppo di appassionati ad arrampicare e salendo insieme a loro, via via le classiche del tempo. Evidentemente, egli ha anche una marcia in più degli altri: solo Renato, nonostante abbia iniziato ad arrampicare tardivamente, risponde perfettamente alle momentanee aspirazioni di Alessio. Nel 1979 vanno a ripetere insieme la Frish-Corradini alla Pala del Rifugio, la Andrich alla Torre Venezia e la bellissima via dei Tedeschi al Campanile Alto dei Lastei; nel 1980 salgono il Crozzon di Brenta per la via.delle Guide; la Solleder al Sass Maor e la Steger al Catinaccio. Il salto di qualità è evidente e va di pari passo con il progresso alpinistico; tecnica e materiali si affinano: spuntano i primi dadi; dai pesanti scarponi, si passa alle scarpette da roccia.
Sempre nel 1980 entra a fare parte del gruppo anche Renzo Barbiero, Giorgio Moreschini e don Gianni Scroccaro, allora cappellano a Piombino Dese, solitario e romantico appassionato di montagna.
Una volta rotte le barriere dei condizionamenti psicologici e dei tabù, si allarga la cerchia di amici. È cambiata la mentalità; si va ad arrampicare con serenità e per il piacere della arrampicata fine a sé stessa. Su queste nuove basi, si può realisticamente pensare di costituire una vera Scuola di alpinismo: è il Sogno di Alessio, che nel 1981 consegue il patentino di istruttore biveneto. I tempi sono maturi e la prova generale è costituita dal 2° Corso di formazione organizzato nello stesso anno.
Andiamo ora a leggere il Notiziario sezionale 1982, per vedere cosa succede in quell’anno: “Sono passati 6 anni (n.r. dalla prima forma di attività didattico-alpinistica), qualcuno dei “veci” ha messo qualche chilo, qualche altro si è perso per strada, è spuntato qualche nome nuovo, ma l’amicizia e il desiderio di andare per monti ha fatto il miracolo e nella saletta fumosa (sede S. Giacomo) mercoledì 6 gennaio abbiamo assistito al lieto evento: è nata la Scuola di alpinismo del C.A.I. di Camposampiero”. Direttore per unanime acclamazione Renato Pesce, coadiuvato da Italo Soligo in qualità di segretario. Corpo istruttori: Gianni Artoni, Renzo Barbiero, Silvano Santi, Alessio Tonin e Mirco Vedovato.
Si stende uno statuto alquanto discrezionale ma d’ora in poi, la Scuola opera a tutti gli effetti, organizzando annualmente corsi di formazione di alpinismo, di roccia e di ghiaccio. Gli obiettivi della Scuola sono essenzialmente quelli di ampliare l’organico; formare degli istruttori patentati che diano affidabilità non solo durante i corsi ma anche per la esistenza stessa della Scuola.
L’organico flessibile, accoglie nuovamente Fausto Maragno, assente da alcuni anni dalla attività, poi si aggiungono Bliseo Rettore, Antonio Bragagnolo detto Tona, Piero Milani, Ivone Benfatto e Nicola Fassina, Paolo Marconato, i fratelli Fabio e Roberto Marostica e Paolo Lamon.
Mirco Vedovato, consegue il patentino di istruttore nel 1988, tuttavia, l’attività alpinistica in sé, stenta a decollare. Alessio, per normale evoluzione del suo alpinismo, trova un ambiente più favorevole a Padova ma ciò influisce sulla Scuola, che subisce un calo di entusiasmo e di motivazione. Si arrampica sempre meno in gruppo, salvo qualche ritorno sporadico tra Renato ed Alessio, che salgono ad esempio lo spigolo dell’Agner. Unicamente, la forte cordata di Mirco ed Eliseo mostra entusiasmo ed una certa indipendenza. Nel 1988, della vecchia guardia, resta solo Gianni Artoni, Silvano e Renato. Appena nel 1987 è avvenuto il riconoscimento ufficiale della Scuola da parte della Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Scialpinismo, con un organico ed uno Statuto ben preciso, ed ora la Scuola rischia di chiudere i battenti, perché all’interno si arrampica sempre meno: esce Renzo per un banale incidente in palestra di roccia, lo segue don Gianni, trasferito a Giavera del Montello e nel 1988 Giorgio.
Storia recente, nel 1989, la Scuola in piena crisi, con Alessio alla sua direzione, cerca di investire su alcuni giovani che già arrampicano per proprio conto, organizzando un corso di perfezionamento.
È la chiave di volta che ridesta entusiasmo e crea l’amalgama che deve sempre esistere in un gruppo. Si forma così, un nucleo di forti alpinisti, legati da una profonda amicizia e che si pongono 2 obiettivi: quello di arrampicare insieme e quello di prepararsi per i corsi biveneti e nazionali istruttori del C.A.I. Perseguendo questa finalità, nel 1989 diventa istruttore biveneto Eliseo Rettore e Fausto Maragno e nel 1991 Paolo Targhetta.
Attualmente, l’organico in attività della Scuola è il seguente: direttore, Alessio Tonin; segretario, Paolo Targhetta; corpo istruttori, Mirco Vedovato, Eliseo Rettore, Fausto Maragno, Poggese Massimo, Carrara Flavio, Cattapan Paolo, Fodde Flavia e Bellamio Claudio (questi ultimi 2 entrano a far parte del gruppo nel 1991), Santi Silvano, Toffanin Mauro.
Un saluto vada a quanti, con entusiasmo e passione, hanno dato il loro generoso contributo, nel corso degli anni, alla formazione ed evoluzione della Scuola di Alpinismo di Camposampiero. Un augurio che il tempo futuro, dedicato a questa emerita attività, sia bene impegnato, nella trasmissione di valori e conoscenze essenziali, verso quanti si avvicineranno alla montagna.
L’attività del gruppo ha spaziato in questi anni in ogni ambito della arrampicata, da quella in palestra a quella in ambiente alpino. Inoltre, alcuni praticano costantemente lo scialpinismo.
Tra le ripetizioni più rilevanti in roccia:
Navasa e Strobel alla Rocchetta Alta di Bosconero; Schober al Pan di Zucchero ed Aste alla Punta Civetta; Tissi, Andrich, Ratti alla Torre Venezia; Eisenstecken alla Roda di Vael; Don Quixote e Vinatzer alla Marmolada; Demuth, Dulfer, Spigolo giallo alle Tre cime di Lavaredo; diedro dei tedeschi al Campanile Alto dei Lastei; Bepi Loss alla Cima Prato Fiorito; Vienne alla Cima d’Ambiez; via dei padovani alla Cima del Conte; Messner al Castello della Busazza, Biasin, Solleder e Spigolo Castiglioni al Sass Maor; diedro May eri al Sass dTa Crusc; diedro ovest al Torrione Recoaro; Buhl, al Ciavazes; Costantini-Apollonio, Tridentina, Lele Vedani, Dal Pozzo-Valleferro sulle Tofane; pilastro grigio al Mulaz; Martini-Tranquillini alla Cima delle Coste; Aiguille du Midi per la Rebuffat; Ottoz alla Pyramid du Tucul; Spigolo del Genepi alla Punta 3159.”
Testo tratto dall’ opuscolo stampato in occasione del 25° anniversario di fondazione della sezione nel 1992
Purtroppo negli anni alcuni componenti sono mancati in tragici quanto inattesi incidenti in montagna o per cause naturali; a Paolo Targhetta , don Scroccaro, Antonio Bragagnolo e per ultimo Gianni Artoni va il nostro affettuoso pensiero e ricordo.
Negli anni a seguire la qualità della nostra Scuola di Alpinismo si è evoluta come è giusto che sia con acquisizione del brevetto di Istruttore Nazionale di Alpinismo e Scialpinismo da parte di Alessio Tonin e di Istruttore Biveneto da parte di Massimo Poggese, Fausto Maragno Eliseo Rettore Mirko Vedovato e Flavio Carraro detto Bubu, come anche nella specialità dello Scialpinismo grazie ai nuovi brevetti acquisiti da Eliseo, Mirko ed Alcide che insieme ad Alessio propongono e dirigono i nuovi corsi di Scialpinismo con notevole successo.
Anni importanti si alternano ad anni magri di frequentazione e stimoli arrivando anche a provare una collaborazione con le sezioni di Cittadella e Castelfranco riunendo nella Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Le Torri, le tre scuole con l’obiettivo di sopperire alla mancanza di organico di quel periodo a fronte di una richiesta importante di corsi nelle varie specialità.
La collaborazione è durata per ben un decennio e poi motivi vari hanno portato allo scioglimento e al ritorno alla gestione sezionale dei vari corsi che ultimamente vedono impegnati in qualità di istruttori e Aiuto-istruttori
Alessio Tonin, Eliseo Rettore, Mirco Vedovato, Massimo Poggese, Fausto Maragno, Flavio Carraro, Armando Cavallin, Massimo Costa, Flavia Fodde, Filippo Pedon, Damiano Saccardo, Andrea Tonin, Francesca Pirolo, Giampaolo Pavan, Paola Gottardello, Andrea Ballan, Nicola Dionese, Matteo Dionese.